ESPERIENZE A CONFRONTO: I GIURISTI E L’ETICA DEL DIRITTO, QUALI PROSPETTIVE?

 

ESPERIENZE A CONFRONTO: I GIURISTI E L’ETICA DEL DIRITTO, QUALI PROSPETTIVE?
Milano, 11 dicembre 2013 dicembre ore 15:00
presso la Camera di Commercio Svizzera,
Centro Svizzero, Via Palestro, 2 – 20121 Milano
Il Convegno si pone l’obiettivo di formulare domande aperte su quale sia il futuro dell’etica delle professioni giuridiche e quali prospettive i professionisti intravedono per il futuro e come possa essere tale dimensione integrata alla formazione e alla pratica dei professionisti lasciando alla sensibilità e all’esperienza di ciascun operatore a al suo ordine professionale, con proprie peculiarità e problematiche, di fornire la propria risposta o indicazione.

Introduzione

ESPERIENZE A CONFRONTO: I GIURISTI E L’ETICA DEL DIRITTO, QUALI PROSPETTIVE?

 

A seguito della positiva esperienza napoletana offriamo anche alla platea milanese, che ne ha fatto espressa richiesta, l’occasione di una seria e approfondita osservazione sulla necessità di un coordinamento tra etica e diritto.

 

Il modo forse più efficace per affrontare il problema deontologico, e più in generale la questione etica nella vita professionale, può essere anzitutto quello di approfondire la comprensione delle molteplici dimensioni dell’esperienza morale nel lavoro professionale, dimensioni che toccano altri aspetti della professionale, ad es. il rapporto spesso necessario ma sempre condizionante con il potere (economico, politico, ecc.), la dialettica tra le norme della vita personale e quelle implicite nel ruolo professionale, tra l’etica individuale ed etica sociale, ecc.
L’accresciuta complessità del mondo del lavoro e, conseguentemente, della conoscenza sviluppatasi intorno ad esso, ha determinato una sempre maggiore “specializzazione funzionale del lavoro” e quindi delle professioni sicché oggi si assiste ad una iperspecializzazione nei diversi settori della cultura da parte dei professionisti che si pongono come un ponte di congiunzione tra essa e i cittadini, con evidente aumento della loro “responsabilità” conseguente al ruolo che ricoprono.

 

Parlare di etica delle professioni, dunque, significa parlare delle professioni come esperienza di relazione all’interno della comunità. Particolare riflessione, quindi, merita l’etica per il giurista che agisce confrontandosi continuamente, con colleghi, istituzioni, clienti, norme giuridiche e giurisprudenza. Per risolvere le problematicità legate all’etica delle professioni legali occorre, quindi, una presa di coscienza del proprio ruolo da parte di tutte le categorie professionali coinvolte nell’amministrazione della giustizia. Correggere tutti quegli istituti giuridici ad elevato coefficiente di abuso non basterebbe a garantire una giustizia etica, o più eticamente giusta, processo che deve coinvolgere necessariamente un cambiamento culturale dei professionisti interessati e coinvolti. Il giurista si trova quasi quotidianamente a dover risolvere, da sé, la dimensione squisitamente etica delle sue scelte e del suo operato professionale, scegliendo da sé la direzione del proprio agire.

 

La giustezza dell’azione professionale è una valutazione interiore del professionista nell’ambito del vasto territorio lasciato libero dalla norma deontologica. Egli è certamente consapevole di dover adeguare il proprio comportamento alle norme del codice deontologico del proprio Ordine professionale; tuttavia è esperienza comune che in determinate situazioni le indicazioni del codice deontologico appaiono carenti o inadeguate nell’indicare il comportamento eticamente più corretto da tenere, da seguire e da proporre. Ciò potrebbe offrire il pretesto per negare validità alla deontologia ma, al contrario, ad una analisi più attenta delle suddette situazioni, appare che la problematica etica, ben lungi dall’essere negata, proprio in quelle situazioni, lascia intravedere una complessità maggiore e tale da non poter essere riconducibile per intero alla sola deontologia professionale.

 

Il professionista può dunque trovarsi a sperimentare il fatto che la deontologia appare sovente come una realtà “necessaria ma non sufficiente”.  Il modo forse più efficace per affrontare il problema deontologico, e più in generale la questione etica nella vita professionale del giurista,  quindi, può essere anzitutto quello di approfondire la comprensione delle molteplici dimensioni dell’esperienza morale nel lavoro professionale e nel ragionamento giuridico, dimensioni che toccano altri e più vari aspetti della professione giuridica, ad es. il rapporto spesso necessario ma sempre condizionante con il potere (giudiziario, economico, politico, ecc.), la dialettica tra le norme della vita personale, quelle dell’ordinamento e quelle implicite nel ruolo professionale, tra l’etica individuale ed etica sociale, rapporto col cliente ecc.
In particolare per l’operatore del diritto, alcuni valori professionali si pongono al di là dell’ordinamento giuridico o, meglio, delle scelte che questo compie secondo le sue procedure formali.

 

L’etica del giurista è vissuta come fattore esterno al diritto, che necessita del diritto per affermarsi ma che ne soffre l’imponente ruolo quando questo pretende di dettare norme non collimanti con la dimensione morale. Essa si muove, infatti, quale elemento di indirizzo e valutazione del diritto ma talvolta con direttrici divergenti.
L’esperienza storica mostra come etica e diritto si atteggino diversamente e si relazionino diversamente tra loro a seconda della criticità del contesto nel quale si trovano a confrontarsi ed esprimersi.

 

Una significativa incidenza dell’etica va anche rilevata nell’interpretazione giurisprudenziale. Lo spazio etico vive nella coscienza di ciascun giurista. Nel campo del diritto occorre altresì risolvere il paradosso della violazione della legge in nome di un comportamento personalmente etico.
Ci sono sufficienti garanzie per risolvere i casi di conflitto fra etica e diritto?

 

Nella consapevolezza del proprio ruolo sociale, culturale e anche politico, l’operatore del diritto non può non assumersi la responsabilità, specialmente in un momento particolarmente delicato come quello attuale, di offrire il proprio contributo nella formazione di un modo più consapevole e, quindi, eticamente più significativo di vivere le relazioni interpersonali, sociali e istituzionali nel perseguire la “missione” della propria specifica professione.
La formazione del professionista, che assume, alla luce delle precedenti considerazioni, un rilievo primario, si auspica possa aprire, in tale prospettiva, anche all’orizzonte etico che consente di conciliare la complessità dell’esperienza lavorativa alla dimensione valoriale dell’esistenza per accrescerne lo spessore.

 

Il Convegno si pone l’obiettivo di formulare domande aperte su quale sia il futuro dell’etica delle professioni giuridiche e quali prospettive i professionisti intravedono per il futuro e come possa essere tale dimensione integrata alla formazione e alla pratica dei professionisti lasciando alla sensibilità e all’esperienza di ciascun operatore a al suo ordine professionale, con proprie peculiarità e problematiche, di fornire la propria risposta o indicazione

Programma

ESPERIENZE A CONFRONTO: I GIURISTI E L’ETICA DEL DIRITTO, QUALI PROSPETTIVE?

 

Milano, 11 dicembre 2013 dicembre ore 15:00
presso la Camera di Commercio Svizzera,
Centro Svizzero, Via Palestro, 2 – 20121 Milano

 

14.30 Registrazione dei partecipanti

 

15.00 Presentazione da parte dell’Avv. Valeria Ruoppolo
Avvocato civilista e promotrice del convegno

 

Dott.ssa Annamaria Fiorillo
Magistrato della Procura dei Minori di Milano

 

Avv. Paolo Giuggioli
Presidente dell\’Ordine degli Avvocati di Milano

 

Dott. Massimiliano Sironi
Presidente della Commissione Diritto Tributario Nazionale
“Etica del diritto e assistenza tributaria”

 

Dott. Gian Franco Condò
Notaio e Componente della Commissione di Deontologia del CNN
“Professioni giuridiche, etica, deontologia, diritto”

 

Avv. Marco A. Quiroz Vitale
Professore aggregato dell’Università di Milano
“Deontologia e giustizia: una sfida per le professioni legali”

 

Avv. Fabio Pace 
Avvocato Tributarista Cassazionista
“Il difficile compito del giurista che interviene nel rapporto tra Fisco e contribuente”

 

18.00:   Chiusura dei lavori e conclusioni

 

MODERA L\’INCONTRO IL VICEDIRETTORE DEL TG3 GIULIANO GIUBILEI

Relatori ed Ospiti

Atti del convegno

GLI ATTI UFFICIALI DEL CONVEGNO “ESPERIENZE A CONFRONTO: I GIURISTI E L’ETICA DEL DIRITTO, QUALI PROSPETTIVE?” – 11 DICEMBRE 2014 MILANO

DISCORSO INTRODUTTIVO

Dott.ssa Annamaria Fiorillo

Magistrato della Procura dei Minori di Milano

Dott. Massimiliano Sironi

Presidente della Commissione Diritto Tributario Nazionale

Avv. Paolo Giuggioli

Presidente dell\’Ordine degli Avvocati di Milano

Dott. Gian Franco Condò

Notaio