Il convegno “Etica delle Professioni“, dopo il fruttuoso esordio romano, si articolerà come un vero e proprio road show, interessando, per la sua seconda tappa, la città di Milano. La strutturazione del convegno resterà invariata rispetto al format originale: verranno coinvolti albi, associazioni e istituzioni che rappresentano, a livello locale e nazionale, le categorie di avvocati, commercialisti, revisori contabili, promotori finanziari, notai – che interverranno proponendo il proprio contributo al dibattito sull’etica professionale, in quanto singoli e in quanto rappresentanti di categoria.
I partecipanti al convegno potranno interagire con i relatori, grazie al dibattito che verrà aperto al termine dei singoli interventi, e verranno inoltre assegnati crediti formativi per tutti i partecipanti al convegno che fanno parte di ordini abilitati al rilascio di suddetti crediti. Verranno inoltre coinvolti anche diversi istituti universitari, per favorire l’interazione tra studenti e professionisti e poter rispondere a nuovi stimoli e nuove sfide che la realtà pone innanzi ai giovani che si affacciano al mondo della professione.
Relatori ed Ospiti
Atti del convegno
Gli atti ufficiali del convegno romano dello scorso 22 novembre. Consulta i testi degli interventi tenuti dai relatori nel corso della tavola rotonda.
Il peso dell'etica
La storia recente ha dimostrato che la finanza, senza un’adeguata struttura di regole, è in grado di distruggere l’economia mondiale.
Questo fenomeno, in parte effetto della globalizzazione, coinvolge in primis il tema delle nuove regole “globali”, ma ha anche come corollario il fronte del comportamento etico come elemento di autoregolamentazione del sistema stesso.
L’etica è infatti una componente essenziale per il funzionamento stesso del mercato. Non è difficile dimostrare, infatti, come la fiducia reciproca nei rapporti economici sia indispensabile perché un sistema fondato sui contratti possa adempiere alla sua funzione in modo credibile ed efficace. La teoria economica, da John Stuart Mill ad Adam Smith a Kenneth Arrow, ha sempre riconosciuto l’importanza della fiducia, dell’empatia, per qualsiasi attività economica. La mancanza di fiducia, sostiene l’esperienza di tutti i giorni, innalza i costi delle transazioni economiche costringendo gli agenti a impiegare tempo e denaro per la ricerca di partner affidabili e per controllarne i comportamenti.
Comportamenti virtuosi tendono ad assicurare un contesto più favorevole all’emergere di mercati efficienti e migliori istituzioni (che, a loro volta, assicurano maggior benessere). Ovvero, grazie all’etica si possono valorizzare i benefici del libero operare del mercato, a partire dall’azione della concorrenza che rende possibile l’allocazione efficiente delle risorse, con effetti sull’innovazione e sulla crescita. Lo stesso Adam Smith, il “padre” dell’economia, quando nel suo trattato del 1776 sulla “Ricchezza delle nazioni” aveva esaltato la bontà dell’agire per fini individuali e della “mano invisibile del mercato”, non pensava affatto che l’agire e la mano invisibile dovessero ignorare l’etica e la morale. Anzi. Come aveva sostenuto quasi venti anni prima nella sua “Teoria dei sentimenti morali”: “Nella corsa alla ricchezza, agli onori e all’ascesa sociale, ognuno può correre con tutte le proprie forze, […] per superare tutti gli altri concorrenti. Ma se si facesse strada a gomitate o spingesse per terra uno dei suoi avversari, l’indulgenza degli spettatori avrebbe termine del tutto. […] la società non può sussistere tra coloro che sono sempre pronti a danneggiarsi e a farsi torto l’un l’altro”.
Sarà questo il punto di discussione del convegno “Etica e Finanza”: la reale possibilità di un mercato in cui è l’etica ad avere un valore preponderante, più importante di qualsiasi norma scritta.
Introduzione
Il convegno Etica e Finanza si propone di mettere a confronto due mondi apparentemente lontani che tuttavia sono tenuti a confrontarsi e a interrogarsi su come bilanciare valori morali ed interesse economico. In un momento storico ed economico in cui la finanza è stata considerata responsabile della crisi economica globale e dei cambiamenti degli assetti politici di varie nazioni che hanno dovuto prendere posizioni ben precise rispetto ad essa, la riflessione su un comportamento etico della finanza si rende assolutamente necessario.
In questa prospettiva diventa imprescindibile affrontare i temi della questione etica nella vita professionale, come ad esempio approfondire la comprensione delle molteplici dimensioni dell’esperienza morale nel mondo finanziario, dimensioni che toccano altri aspetti della sfera economica, ad es. il rapporto spesso necessario ma sempre condizionante con il potere (economico, politico, amministrativo ecc.), la dialettica tra le norme della vita personale e quelle implicite nel ruolo professionale, tra l’etica individuale ed etica sociale, rapporto con la clientela ecc.
Nella consapevolezza del proprio ruolo economico-sociale, culturale e anche politico, gli istituti finanziari e gli operatori tutti non possono non assumersi la responsabilità, specialmente in un momento particolarmente delicato come quello attuale, di offrire il proprio contributo nella formazione di un modo più consapevole di agire e, quindi, eticamente più significativo di vivere le relazioni interpersonali, sociali e istituzionali nel perseguire la “missione” della propria specifica funzione. “Mission” che richiede un’analisi attenta sul ruolo e sulla funzione di impulso che la finanza svolge nella società che non può prescindere dai fondamenti morali dell’etica professionale e dalla responsabilità dei suoi operatori da tradursi in trasparenza dei contratti e delle negoziazioni, vantaggi e coperture assicurative, diritto di ogni cittadino all’accesso al credito, fondi etici, microcredito e microfinanza.
Riacquistare un’etica finanziaria consentirà di attenuare i criteri di competizione che identificano l’attuale sistema di economia e finanza avanzate per favorirne uno nuovo nel quale prevalga un’ottica di collaborazione ed equo profitto o profitto sostenibile. Più specificamente gli operatori finanziari è necessario che approdino alla consapevolezza etica della propria professione che si esplica nel ruolo di consigliere nella stipula dei contratti finanziari dal contenuto più ampio ove la tutela dei diritti dei singoli, la vigilanza sui doveri imposti dalla Legge e dai contratti, e l’informazione sulle conseguenze, sia giuridiche, sia finanziare sia fiscali, lo avvicinano e accomunano agli altri liberi professionisti. Non solo, ma proprio il ruolo di offrire pareri ai propri clienti si colloca spesso in momenti chiave della vita, nei quali ad egli è richiesta una particolare attenzione alle necessità emergenti e prevalenti per ciascuna persona secondo una guida comportamentale che si auspica essere decisamente “etica”.
Mai più di ora si rende necessaria una riflessione profonda sulla “mission” sottesa ad ogni figura professionale per ridisegnare i confini e le valenze delle diverse specifiche attività lavorative al fine di potenziarne l’efficacia e, nel contempo, la credibilità sociale. La formazione del professionista si apre, in tale prospettiva, anche all’orizzonte etico che consente di conciliare la complessità dell’esperienza lavorativa alla dimensione valoriale dell’esistenza concreta per accrescerne lo spessore e avvicinarla al destinatario.
Il convegno si pone, quindi, l’obiettivo di formulare domande aperte su quale sia il futuro dell’etica finanziaria e come possa essere integrato alla formazione e alla pratica dei professionisti lasciando alla sensibilità e all’esperienza di ciascun operatore, con proprie peculiarità e problematiche, di fornire la propria risposta o indicazione.
Perchè Etica e Finanza
Secondo molti, la crisi finanziaria attuale è figlia di una mancanza di etica da parte del mondo della finanza. La domanda che sorge spontanea, per il presente e più ancora per il futuro, è dunque se sia possibile far sì che la finanza si comporti in modo etico. La risposta a questa domanda non è facile, anzi una prima reazione immediata potrebbe essere di tipo negativo. Finanza ed etica sembrerebbero infatti, allo stato attuale, due mondi di per sé non solo inconciliabili, ma anche in forte contrasto .
Il tema è assai scottante per la molteplicità dei punti di vista etici da prendere in considerazione e per la complessità della strumentazione finanziaria oggi esistente. Si può sperare che nel mondo economico aumenti la tendenza a superare la logica del puro mercato e si adotti l’ottica del lungo periodo, che rappresenta un comportamento etico positivo rispetto alla ricerca del profitto ad ogni costo.
Il convegno “Etica e Finanza” – che vedrà l’esposizione degli interventi di esperti della materia, moderati dal vicedirettore del Tg3 Giuliano Giubilei – parte da questo impegno: discutere sulla reale possibilità di riportare l’economia in genere e la finanza in particolare a una dimensione umana e sociale.
“Etica e Finanza” è la seconda tappa di un ampio progetto culturale sul tema dell’etica. L’iniziativa ha esordito con il convegno “Etica delle Professioni”, svoltosi a Roma lo scorso 21 giugno presso l’Auditorium Parco della Musica, e patrocinato dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma, dal Comune di Roma e dall’Ordine degli Avvocati di Roma.
* Tra i relatori intervenuti al Convegno “Etica delle Professioni” tenutosi a Roma: Mauro Vaglio, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Amedeo Schiattarella, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, Marialori Zaccaria, Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, Bruno Tucci, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Giovanni Castellani, Presidente Fondazione Telos (Centro Studi dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma), Umberto Tarantino, Consigliere dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Roma, Emilio Croce, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Roma, Antonio Sgobbo, Consigliere del Consiglio Notarile di Roma.
Programma
Ore 15.00: “I perché di una tavola rotonda su Etica e Finanza”
Introduzione e benvenuto da parte del moderatore Giuliano Giubilei
Vice Direttore del Tg3
Ore 15.15: “Etica per l’economia e la finanza”
Apertura dei lavori a cura del Professore Emerito Raffaele Galano
Professore Emerito di Finanza Aziendale e Risk Management
Ore 15.30: “L’etica del Dottore Commercialista”
Intervento della Dott.ssa Michaela Marcarini
Consigliera dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano
Ore 15.45: “Rapporto tra etica e finanza nell’ambito professionale notarile”
Intervento del Dott. Paolo Piccoli
Notaio, già Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato
Ore 16.00: “Il peso dell’etica nel mercato globale”
Intervento del Dott. Paolo Balice
Presidente Aiaf (Associazione Italiana Analisti Finanziari) e referente per la commissione Wealth Planning
Ore 16.15: “Prospettive di sinergia tra moralità e profitto”
Intervento del Dott. Elio Veltri
Giornalista e politico
Break: ore 16.30
Ore 16.45: “Etica, finanza e diritto”
Intervento del Prof. Gioacchino La Rocca
Professore straordinario di diritto civile alla Scuola di giurisprudenza di Milano-Bicocca
Ore 17.00: “Etica: un accessorio utile in tempi di crisi?”
Intervento del Prof. Umberto Buratti
Consulente esperto in materia di Adapt
Ore 17.15: “Focus sulla tutela del risparmiatore”
Intervento della Dott.ssa Germana Martano
Direttore Generale Anasf – Associazione Nazionale dei Promotori Finanziari
Ore 17.30: “Bilancio sociale e responsabilità sociale delle imprese in un orizzonte etico” Intervento del Prof. Luciano Hinna
Ordinario di Economia delle Aziende Pubbliche Dipartimento di Giurisprudenza Università di Roma “Tor Vergata”
Ore 17.45: Conclusioni a cura del Professore Emerito Raffaele Galano
Ore 18.00: Interventi del pubblico
Ore 18.30: Chiusura dei lavori